l'unica rivoluzione possibile
Krishnamurti
Un vuoto che tutto contiene, ma allo stesso tempo, che di tutto si disfa, essendo consapevole dell'impermanenza di tutte le cose.
Luigi, cosa dovrei dirti?
mi sarebbe piaciuto rivederti almeno un'altra volta, anche una sola volta, sempre e solo per farti una delle mie stupide battute. Tu sai bene che le sparavo grosse, e di tanto in tanto ci scappava anche una risata.
Luì, in questo momento vorrei dirti mille cose, ma non mi viene nulla in mente, ho soltanto molti ricordi con te, ed io a questi ricordi ci tengo molto.
Eri un testardo dal cuore buono Luì, e ci eravamo presi in simpatia. Il campo era la tua patria, per non parlare dei tuoi cani e dei tuoi gatti. Quanti ne son passati tra le tue mani Luì??
Quante chiacchierate ci siam fatti caro amico, ecco, proprio qui sta il punto: almeno un'altra opportunità per un' ennesima chiacchierata me la potevi dare. Ed invece no, niente.
Già mi ti immagino, starai borbottando. Lo so che non dipende da te, e ci mancherebbe pure.
Ma cosa vuoi farci, la caparbietà appartiene anche a me, non è stato solamente un tuo tratto distintivo.
Però, almeno una pizza siamo riusciti a mangiarla assieme, e tu apprezzasti la mia iniziativa, lo ricordo bene. Borbottasti anche in quel caso, dopo aver appreso che la tua cena era stata pagata.
Ho fatto bene ad organizzare quella serata, siamo stati bene: non è vero Luì??
Qual'è quel ricordo di te che tra tanti porterò con me? quella tua matta rincorsa con la Fiat Uno nel bel mezzo del campo sportivo. Io correvo e tu mi seguivi come un folle. Sembravamo due matti.
E le mangiate? e le chiacchierate con Tonino?
Luì, che tu possa avere il miglior viaggio possibile in questo momento.
Il tuo ricordo è parte di me: ora e sempre. Un ultimo grande abbraccio.
Chissà, un giorno, probabilmente ci rivedremo, e riprenderemo le nostre chiacchierate, proprio come due vecchi buon amici.
Ciao Luì.
Nessun luogo, nessun tempo
Con questa luna
Potrei svanire
Con queste stelle
Potrei morire
In questa notte, così
senza soffrire
Sapendo ora
Che vi è un divenire
In cui nulla di questo mondo gli si addice
E dove nulla in fondo può perire
Un non luogo del non detto
Eppur cosi perfetto
E che non ha necessità
Di alcuna definizione
E che non ha bisogno
Di alcuna umana convinzione
È il luogo sentito ed immaginato
Di cui mi sono innamorato
Ad esso sono grato
Perché esso mi ha sposato
Ed è qui che ciò che sono
Ed è qui ciò che sento
Ora nessuna ansia e nessun lamento:
Su quel che ero e su quel che sono
Non vi è più alcun tormento.
come parlare al silenzio?
è inutile dire che non v'è bisogno di parole: queste non servono al cuore.
il silenzio parla al cuore, alla sua vera apertura.
e la paura non emerge?
nient'altro che tu ed il tuo essere, come se fossi allo specchio.
e poi, nel silenzio, non è che tu possa sfuggire.
e cosa ne fai della paura?
la temo certo, ma poi la osservo, e di nuovo la temo, ma poi nuovamente la osservo.
e lei, la paura?
essa è parte di te, ed è con te che devi avere a che fare: parte tutto da lì!
sembra facile a sentirti!
Oh no! non lo è! ma sai, nel silenzio inizi a conoscerla...e...
e cosa?
e quindi a conoscerti
cioè?
beh, inizi a saggiare i movimenti del tuo ego e della tua mente, inizi ad indagare
indagare cosa?
i tuoi pensieri, il tuo modo di rispondere alle situazioni, ai tuoi soliti pensieri,
a quello a cui ti sei attacato
ma non è troppa roba?
certo, ma nel silenzio devi starci e farne esperienza
Nella giornata del 29 e del 30 gennaio 2022 ho dato il mio ultimo saluto a due carissime persone.
Vi porterò sempre nel mio cuore.
Viviamo il momento presente e cerchiamo - per quanto possibile - di non distrarci dal nostro vero essere.
La vita degli uomini è breve, molto breve, è l'esistenza degli uomini è fragile dinanzi al suo mistero.
Cercate di vegliare su di noi, il vostro ricordo rimarrà sempre con me.
Un grande abbraccio a voi: al di là del tempo e al di là dello spazio.
A Gianni e Sandro.